L’hashish più potente sul mercato e di grande qualità: la Charas, la droga leggera di origini indiane dei “quattro sapori”
Definire la Charas un tipo di hashish pregiato o qualitativamente superiore e potente, non è del tutto sbagliato. Parliamo di una sostanza ricercata, la più potente sul mercato e che rientra alla cosiddetta categoria di “droghe leggere”.
Nello specifico, parliamo di un tipo di hashish prodotto dall’estrazione della resina di Cannabis e che contiene la stessa sostanza psicoattiva della Cannabis (THC). Le sue origini risiedono principalmente in India; mentre la sua produzione la si ottiene mediante il raccoglimento della resina della piante di Cannabis strofinando le mani sulla parte inferiore sulle infiorescenze dalla pianta ancora fresca, e, successivamente raschiando il materiale dalla pelle, e formando delle palline.
Inoltre, data la sua origine anche la stessa etimologia cela dietro un significato profondo che, in lingua indiana, significa letteralmente “quattro sapori”, ovvero: Dio, la terra, le piante e l’uomo.
Cos’è la Charas
La Charas non è altro che una tipologia di hashish molto apprezzata proprio per l’altissima concentrazione di THC che la contraddistingue. Questa sostanza viene prodotta raccogliendo la resina presente sulle infiorescenze di cannabis mediante strofinio delle mani, viene poi rimossa raschiando la pelle con una lama e successivamente compresa in palline o panetti. Di origine prevalentemente indiana, si distingue dal tradizionale hashish marocchino unicamente per il metodo di lavorazione impiegato: difatti la Charas viene ricavata dalle infiorescenze fresche presenti su piante ancora vive, mentre l’hashish marocchino si attraverso l’estrazione che avviene mediante la percussione delle infiorescenze essiccate, ricavate quindi da piante di cannabis ormai morte.
Questa tipologia di hashish viene, inoltre, molto apprezzata dagli intenditori proprio per gli spiccati effetti psicoattivi generati dalla concentrazione di THC, superiore rispetto a quello che si ritrova nell’hashish tradizionale o kief.
Bisogna anche ricordare che la Charas rappresenta anche il più arcaico concentrato di cannabis, mentre si presenta con un colore particolarmente scuro, quasi nero e traslucido, dalla caratteristica malleabilità. Difatti, non è necessario scaldarlo per poterlo miscelare al tabacco prima dell’utilizzo, ma semplicemente sbriciolarlo con le dita.
Le proprietà della Charas e come la si fuma
La Charas diviene celebre anche per le sue proprietà medicinali e per gli effetti psicoattivi tipici della cannabis. Questi vengono definiti in questo modo, in quanto hanno sempre avuto valenza sia nel paese dal quale ha avuto origine (ricordiamo l’India) che per la religione induista (e i seguaci di Shiva). Nello specifico, sarebbe stata addirittura adottata in alcuni rituali che, attraverso l’uso di questa sostanza, permetterebbero di elevarsi a un livello superiore di coscienza e di esistenza; oltre a utilizzarla nel momento in cui si praticano yoga, meditazione e contemplazione. Ma quello che ha reso ben nota questa tipologia di hashish sono sicuramente le sue proprietà terapeutiche superiori.
E, ora, tra tutte queste peculiarità e caratteristiche tipiche della Charas, un dubbio sorge spontaneo: come la si può fumare? La Charas viene fumata con il cilum, una pipa in legno, argilla o talvolta fatta con corna bovine. Questo strumento permette di far giungere il fumo direttamente in gola a temperature piuttosto elevate, per questo motivo si tende a coprirne l’estremità da cui viene aspirato il fumo, mediante un piccolo panno di lino o cotone, inserendo nel cilum una pietra d’argilla. La Charas in questo caso viene sbriciolata e unita al tabacco, proprio come avviene nella preparazione di un classico joint.
Se non si dispone di un cilum è possibile modellare una modica quantità di Charas a forma di “salamino”, da adagiare semplicemente sul tabacco o sull’erba in purezza posta sulla cartina, per poi rollare il tutto come avviene per una classica canna o ci si può, semplicemente, avvalere di bonghe concepite per la vaporizzazione della Charas.
Effetti causati dalla Charas
Questo tipo di hashish dalle qualità elevate può comportare anche degli effetti indotti che, sebbene la sostanza in questione venga generalmente fumata assieme al tabacco o persino ingerita, gli effetti provocati posso essere davvero molteplici. Ovviamente, bisogna anche affermare che l’uso della Charas e gli effetti che ne derivano, variano da soggetto a soggetto, dalle circostanze in cui la si assume e dall’esperienza del fumatore stesso. Ma, a prescindere da queste peculiarità, le principali sono: la distorsione del reale (dunque parliamo delle capacita recettive), un aumento delle percezioni sensoriali, rilassamento fisico e mentale, un lieve abbassamento della pressione sanguigna, ilarità, tendenza a concentrarsi sul presente (ma non necessariamente sul reale) e una sorta di senso di appagamento per la situazione vissuta.
Ma, in tale contesto, vi sono ulteriori fattori che implicano il condizionamento e causano codesti effetti. Facciamo riferimento al set (sostanzialmente, lo stato d’animo del consumatore) e al setting (la compagnia con la quale si trova il consumatore e il luogo dove avviene il consumo), mentre ricordiamo che la molecola che provoca gli effetti psicoattivi nell’hashish è il THC, maggiormente presente rispetto alla marijuana.
Approfondimenti su Charas
Attenzione: questo articolo è stato realizzato a solo scopo informativo e non costituisce in alcun modo un incentivo al consumo. L’uso di droghe non è mai esente da rischi.
Non ci consideriamo responsabili per l’uso che fate di queste informazioni. I nostri articoli hanno uno scopo puramente informativo, in Italia la coltivazione della cannabis a basso contenuto di THC è regolamentata dalla Legge 242 2016.