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I consigli per coltivare al meglio Cannabis evitando di incappare in qualche errore, fino a giungere a una piccola produzione di erba legale
“Dalla legalizzazione agli effetti causati dall’uso di Cannabis”, sono solo alcuni della svariata miriade di argomenti che mettono in evidenza l’erba legale. In particolar modo, nell’ultimo periodo pare che questa tematica sia spesso al centro dell’attenzione e riservi spazi interessanti anche nelle discussioni di maggiore rilevanza. Evidentemente, questo potrebbe significare che discutere di tale argomentazione sia alquanto produttivo, dati gli evidenti fattori benefici e terapeutici che ne derivano dal suo uso. Quello che, invece, potrebbe incuriosire il singolo soggetto potrebbe essere anche la volontà e la capacità di poter coltivare Cannabis per uso personale, scoprendo quali sono i “trucchetti” che permettono di produrre erba legale.
Coltivare Cannabis è complicato?
Al contrario di quello che si possa pensare e immaginare, coltivare Cannabis non è affatto complicato, o meglio, potrebbe risultare un tantino difficile per chi è alle prime armi, ma non impossibile. Infatti, la possibilità di prendersi cura delle proprie piantina con grande attenzione e diligenza, potrebbe comportare grandi benefici a livello economico. Basti pensare che, in base alle caratteristiche di cui tener conto, far crescere una pianta di Cannabis non solo permetterebbe di avere un prodotto a portata di mano, ma anche a basso prezzo (considerato l’investimento e il tempo impiegato per la coltivazione).
Alla base di tutto ci deve essere necessariamente una grande attenzione, per il resto possiamo tranquillamente affermare che coltivare Cannabis in casa (o in giardino) non comporta alcuna problematica. Nello specifico, fino al 2019, la coltivazione domestica di marijuana è sempre stata ritenuta reato sia dalla Cassazione che dalla Corte Costituzionale. Per buona sorte, le cose sono cambiate nel momento in cui la Suprema Corte a sezioni unite ha mutato questi rigidi parametri dando la possibilità di coltivare Cannabis per uso personale, purché si tratti di ridotte dimensioni, depenalizzando la condotta che induceva al reato. Qualora, invece, si dovesse superare un certo limite si cadrebbe inevitabilmente nel reato di spaccio facendo scattare, in questo modo, l’incriminazione penale. Inoltre, è doveroso sapere quali sono gli indici di cui tener conto e sui quali si basa la Cassazione per determinare che una coltivazione è destinata allo spaccio o all’uso personale. Gli indici sono i seguenti: le tecniche utilizzate, il quantitativo di prodotto ricavabile dalle piante e il numero di piante.
Cannabis, i metodi di coltivazione
Come dicevamo prima, coltivare Cannabis non è difficilissimo, ma per diventare un coltivatore esperto è necessario un po’ di tempo, avere molta cura e porre grande attenzione (soprattutto ad alcuni aspetti che garantiscono la crescita sana delle piantine).
In primis bisogna decidere se coltivare indoor oppure outdoor. Quest’ultima alternativa potrebbe essere presa in considerazione nel momento in cui si vive in un luogo dove il clima è caldo e le piante hanno la possibilità di ricevere almeno 8 ore di luce solare diretta al giorno. L’indoor, invece, consente di coltivare 365 giorni all’anno. Dunque, per chi decidesse di praticare la coltivazione outdoor dovrebbe porre la massima attenzione a questo fattore, oltre al tempismo relativo alla semina. È, inoltre, indispensabile tenere conto della luce solare, in quanto le piantine necessitano di una forte luce solare. Fattore, questo, che potrebbe essere determinante anche dalla scelta di voler piantare utilizzando dei vasi o direttamente nel suolo. La prima opzione darebbe l’opportunità di muovere le piantine e spostarle in zone più soleggiate, oppure tenerle al chiuso qualora le condizioni climatiche dovessero peggiorare.
Per quanto concerne i coltivatori indoor è essenziale un kit di illuminazione e un timer. Le lampade HID sono una fonte di illuminazione affidabile e dai costi ragionevoli. Inoltre, potrete posizionare un estrattore all’altezza del riflettore per avvicinare la lampada alle piante e ridurre il calore in eccesso. Bisogna anche sapere che sia le lampade MH per la crescita vegetativa che quelle HPS per la fioritura si surriscaldano. I ventilatori di immissione ed estrazione d’aria dovranno essere abbastanza potenti da mantenere ottimali le condizioni ambientali.
Altra caratteristica di cui tener conto è che le piante di Cannabis possono crescere nei substrati più diversi. I tre più usati sono terra, fibra di cocco e substrati per colture idroponiche, come l’argilla espansa.
I fertilizzanti specifici per la Cannabis sono essenziali e indispensabili. Nella maggior parte dei casi potrete trovare pack appositamente disegnati per offrire tutte le sostanze nutritive per la crescita delle piante. Alcuni di questi sono formulati già con pH ottimale. Per i coltivatori principianti correggere ad ogni irrigazione il pH potrebbe destare solo un ulteriore motivo di preoccupazioni.
Il passo successivo riguarda la scelta dei semi da coltivare. Sostanzialmente possiamo affermare che gli ibridi a predominanza indica e le varietà autofiorenti sono generalmente più facili da coltivare per i principianti. Successivamente, bisognerà germinare i semi per poi passare alla fase definita “vegetativa”. Qui, bisogna sapere che le giovani plantule richiedono luce, oltre al fatto di doverle trapiantare dallo Smart Start ai vasi definitivi non appena raggiungono I 2-3 cm di altezza. Le varietà di cannabis fotoperiodiche possono rimanere in crescita vegetativa per tempi indefiniti fino a quando verrà mantenuto il giusto ciclo di luce di cui necessitano. Mentre, le varietà autofiorenti sono caratterizzate da fasi di crescita vegetativa di 3-6 settimane e avviano la loro fioritura indipendentemente dal ciclo di luce. Inoltre, le piante di Cannabis sprigionano aromi molto pungenti, per questo motivo, se si sceglie di coltivarle in casa sarà opportuno investire in dispositivi per controllare gli odori, installando un filtro ai carboni attivi sull’estrattore d’aria con dispositivi per canalizzare e/o diffondere gli odori assorbiti attorno alle piante.
Passiamo poi alla fioritura, anche in questo caso diviene indispensabile la luce. Poi, avviene il raccolto e infine l’essiccazione e la concia.
Approfondimenti su Coltivare Cannabis
Attenzione: questo articolo è stato realizzato a solo scopo informativo e non costituisce in alcun modo un incentivo al consumo. L’uso di droghe non è mai esente da rischi.
Non ci consideriamo responsabili per l’uso che fate di queste informazioni. I nostri articoli hanno uno scopo puramente informativo, in Italia la coltivazione della cannabis a basso contenuto di THC è regolamentata dalla Legge 242 2016.