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La legalizzazione della cannabis divide l’Italia, ecco cosa ne pensano davvero gli italiani e cosa dicono alcuni vip sulla marijuana legale
Il tema legato alla marijuana legale diviene, ogni giorno, sempre più attuale e presente nella nostra società. In Italia ci si batte molto affinché la marijuana venga legalizzata del tutto (e non solo per scopi terapeutici), il motivo? Trarre dei benefici che accomunerebbero e coinvolgerebbero non solo i giovani che reclamano a gran voce, ma anche coloro che ne necessitano per una miriade di motivazioni.
È ancora lecito esprimere la propria opinione e desiderare che un cambiamento concreto avvenga, ma farlo divenire realtà sembra più complicato del previsto. C’è un iter da rispettare e l’approvazione che ciò possa diventare legge. Dunque, ci chiede: non basterebbe il famigerato referendum sulla marijuana legale?
Fortunatamente, come emerge anche dai sondaggi, gli italiani a favore della legalizzazione sono davvero numerosi (come anche coloro che sono esperti in materia e conoscono le cause che comporterebbe l’effettiva legalizzazione). Ma non solo, in quanto sono scesi in campo anche personaggi noti che si affiancano alla richiesta che da anni echeggia nel nostro Paese, con il solo fine di legalizzarla.
Il parere degli italiani sulla marijuana legale
Partiamo subito col dire che, da un recente sondaggio, pare che gli italiani siano oltremodo favorevoli alla legalizzazione della marijuana. Anzi, se dovessimo affermarlo facendo un’analogia matematica, potremmo addirittura enunciare il fatto che gli italiani a favore della marijuana legale crescono in maniera proporzionale alle informazioni recepite in materia. Dunque, più si è informati più si è favorevoli.
Un fattore importante che si riscontra facilmente dalle statistiche e da quello che hanno rilasciato gli italiani.
Appurato questo, ora bisogna comprendere quali siano i prossimi passi da compiere e, soprattutto, sapere se il popolo del Bel Paese è solo in questa lotta.
I vip a favore della marijuana legale
La marijuana legale è un vero è proprio argomento che, puntualmente, viene discusso quasi quotidianamente. Superati, finalmente, gli scomodi tabù, essa è divenuta il fulcro di numerose discussioni anche tra volti noti del mondo dello spettacolo.
Basti pensare che in molti sono persino riusciti a incrementare il loro business, un po’ come J-AX che ha lanciato Maria Salvador affermando che la cannabis legale è meglio dell’alcool. Nello specifico, il famoso rapper si è sempre impegnato e ha sostenuto la legalizzazione delle droghe leggere. Lo stesso ha affermato che la marijuana legale potrebbe davvero rappresentare una possibilità di crescita per l’Italia intera.
E dal rapper passiamo a un noto reality dove, uno dei concorrenti, pare che abbia fumato una canna (o meglio una cannabis light, legale nel nostro Paese). Il video sarebbe stato censurato, ma ciò non toglie che questo possa essere uno spunto o un motivo di riflessione per poter rendere la marijuana legale.
E, infine, vogliamo menzionare Fabrizio Corona che ha persino lanciato uno shop di cannabis light facendone da testimonial con il suo noto brand di abbigliamento.
Un modo questo che, molto probabilmente, tende a incentivare e a modificare quelle che già si vive in Italia.
Marijuana legale tra benefici e tabù
Ormai siamo a conoscenza del fatto che sono davvero innumerevoli i benefici che derivano dall’uso della Marijuana legale (rientrante nella categoria della Cannabis light). Parliamo di giovamenti utili non solo a livello psico-fisico, ma anche emotivo utili per il benessere che si protrae per lungo termine. Un sollievo che diviene sinonimo di profitto e che viene comprovato anche dal fatto che, gli effetti collaterali di questa sostanza, sono davvero pochissimi e non possono essere definiti gravi. Ovviamente, come facciamo puntualmente, è vivamente consigliato consultare il proprio medico prima di poter utilizzare e incominciare ad assumere della Marijuana, soprattutto per definire i quantitativi relativi alle dosi.
Le norme italiane
Un’altra peculiarità importante la intravediamo nella legge n. 242/2016 che prevede, all’articolo 2 (“liceità di coltivazione”), che dalla cannabis sativa L. sia possibile ricavare “materiale organico destinato ai lavori di bioingegneria o prodotti utili per la bioedilizia”, nonché “materiale finalizzato alla fitodepurazione per la bonifica di siti inquinati”. La canapa, infatti, è una pianta dalle spiccate proprietà benefiche per l’ambiente circostante, in quanto è in grado di assolvere una funzione simile a quella di un filtro, poiché assorbe le sostanze nocive come il mercurio (o altri metalli) e trattiene il carbonio, rilasciando, al contempo, ossigeno.
Per il momento i tabù restano ancora tanti, ma per buona sorte la Marijuana legale in Italia, grazie alla legge 204/2016, consente la coltivazione della canapa sativa L. e la vendita dei derivati per le finalità individuate. Tutti i prodotti alla cannabis messi in vendita devono però rispettare la percentuale massima di THC (0,2% – 0,5%), non ci sono invece limiti per la percentuale di CBD legale in Italia. Difatti, è proprio nella molecola CBD che, come spesso esplicano gli esperti, risiedono le caratteristiche da cui derivano gli innumerevoli benefici di cui abbiamo ampiamente argomentato.
Attenzione:
questo articolo è stato realizzato a solo scopo informativo e non costituisce in alcun modo un incentivo al consumo. L’uso di droghe non è mai esente da rischi.
Non ci consideriamo responsabili per l’uso che fate di queste informazioni. I nostri articoli hanno uno scopo puramente informativo, in Italia la coltivazione della cannabis a basso contenuto di THC è regolamentata dalla Legge 242 2016.
Approfondimenti su referendum cannabis legale